Una delle priorità politiche delle Istituzioni europee è quella di costruire politiche, programmi e iniziative per combattere la disoccupazione, in particolare quella giovanile.
La politica principale è quella dello Youth Employment Initiative (YEI) e della più nota Youth Guarantee (YG), in italiano Garanzia Giovani.
Una politica ed uno strumento che sta dando i suoi frutti, come dimostrano i dati europei sul monitoraggio di queste iniziative (consultabili a questo link: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1094&langId=en), e come emerso in un recente studio realizzato nell’ambito del progetto PARES: “Benchmarking Employment Services’ Contribution To The Implementation Of The Youth Guarantee” il cui capofila è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dove PromoPA Fondazione ha condotto un’attività di ricerca e assistenza tecnica. Tra gli aspetti principali emersi delle attività di ricerca nei paesi partner (Italia, Francia, Ungheria e in un’ottica di analisi controfattuale di un paese non UE che è la Serbia) oltre agli aspetti quantitativi merita segnalare la “crescita” ed il riposizionamento dei Servizi Pubblici per l’impiego (PES: Public Employment Services) , che hanno saputo cogliere ed adattarsi alle sfide poste dai citati documenti di programmazione e iniziative. Garanzia Giovani indicava un metodo di lavoro per obiettivi (offrire una soluzione formativa e/o di impiego ai giovani da 15 a 25 anni entro 4 mesi dalla registrazione presso i PES) e la creazione di partnership pubbliche e private e costruire un sistema di monitoraggio. Anche nell’ambito delle difficoltà di un sistema economico quale quello europeo che “soffre di poco lavoro”, e di cambiamenti istituzionali importanti (per restare al caso italiano si pensi alla riforme delle Provincie che hanno gestito per molti anni i servizi pubblici per l’impiego, adesso trasferiti alle Regioni), i PES sono riusciti a riorganizzarsi e riposizionarsi costruendo servizi e un’offerta più personalizzata (ad esempio, adottando il sistema del profiling degli utenti) e avvicinandosi al target dei giovani con strumenti di comunicazione, linguaggi e metodologie più consoni ai loro modelli comportamentali (uso dei social media, costruzione di clubs e iniziative di aggregazione, ecc.).
Attualmente la Commissione Europea ha messo in campo un altro strumento per combattere la disoccupazione giovanile allargando il target di riferimento fino alle persone che hanno 35 anni.
Si tratta del nuovo programma di mobilità lavorativa intra-UE per disoccupati over 35, denominato Reactivate, gestito dalla DG Occupazione, Affari sociali, Inclusione, finalizzato ad aiutare le persone di età superiore ai 35 anni, in particolare quelle disoccupate, a trovare un lavoro, un’opportunità di tirocinio o apprendistato in uno Stato membro diverso da quello di residenza.
E’ stato recentemente pubblicato un bando per l’Azione preparatoria “Reactivate”, il cui obiettivo è favorire la messa a punto del programma stesso.
Interessante notare che Reactivate si lega in una sorta di continuità al Programma “Your first EURES Job” (il programma riferito alla mobilità lavorativa dei giovani tra 18-35 anni all`interno dell`UE) ampliando e introducendo innovazioni emerse dalle attività di monitoraggio e valutazione che la Commissione Europea prevede per ciascuna delle iniziative che vengono lanciate.
Un sistema che dunque funziona sia a livello di attuazione dei programmi sia rispetto alla capacità di ascolto e adattamento ai mutati scenari in un’ottica di miglioramento continuo; un metodo di lavoro che siamo lieti aver constato che sia stato fatto proprio dalle amministrazioni centrali e regionali degli Stati membri dell’Unione Europea.
Antenna Europa provvederà a fornire un’informazione di dettaglio delle caratteristiche specifiche del bando (la cui scadenza è fissata al 1° luglio 2016) nel proprio bollettino e attraverso i social network.
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