La sfida degli acquisti per un’amministrazione più efficiente ed efficace: il ruolo delle amministrazioni provinciali

La sfida degli acquisti per un’Amministrazione più efficiente ed efficace: il ruolo delle amministrazioni provinciali

 

Le Province rappresentano un attore rilevante della filiera del public procurement poiché, possono svolgere il ruolo di collante tra le esigenze sempre più stringenti di centralizzazione e razionalizzazione degli acquisti e i fabbisogni specifici che provengono dai territori e che i Comuni da soli non sempre sono in grado possono soddisfare. L’art. 33 del Codice dei Contratti tra l’altro sancisce la possibilità per le Province di agire come Centrale di committenza per le altre amministrazioni operanti sul territorio: si tratta di un cambiamento rilevante che consente da un lato di dare impulso a quel processo di aggregazione e semplificazione fortemente voluto per contenere la spesa pubblica, dall’altro di fornire alla Provincia nuovi strumenti per svolgere le proprie funzioni di programmazione, impulso e coordinamento. In questo contesto di innovazione si inserisce il Protocollo d’Intesa tra Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’Unione delle Province d’Italia (UPI) e Consip che intende promuovere, presso le Province italiane, iniziative in tema di razionalizzazione dei processi di acquisto, acquisti verdi ed efficienza energetica.

Di questi e altre tematiche strategiche da conto la ricerca “La sfida degli acquisti per un’amministrazione più efficiente ed efficace: il ruolo delle amministrazioni provinciali”, che  Promo PA Fondazione ha realizzato nell’ambito del progetto We Book ( link a: http://webook.i-faber.com)in collaborazione con i-Faber, uno dei principali player nazionali sull’e-procurement. Sul fronte dell’innovazione tecnologica applicata ai processi di acquisto  le Province italiane cominciano infatti ad avere  un ruolo significativo. Con una spesa complessiva in tecnologie ICT pari a circa  1,5 miliardi di euro, le amministrazioni provinciali si stanno adeguando anche sul fronte dell’e-procurement: oltre la metà degli uffici provinciali utilizza procedure telematiche nell’acquisizione di bene e servizi. Il dato è leggermente più basso della media degli altri Enti, tra i quali spiccano le Asl, i Ministeri (obbligati a rivolgersi alla Consip per i loro acquisti) e le Università, ma comunque denota l’avvio di un percorso di innovazione che comincia a diffondersi sul territorio nazionale. Le convenzioni sono ampiamente utilizzate dalle Province, in crescita i mercati elettronici, le gare e

Fig. 1 Livello di utilizzo degli strumenti  (% sul totale) Fig. 2. Strumenti di e-procurement più utilizzati (scala 0-10)

Fonte: “Come acquista la PA, 2010

Province hanno dunque la possibilità di svolgere un ruolo fondamentale per  l’innovazione degli acquisti pubblici, almeno sotto quattro punti di vista: 1) il supporto ai Comuni nella programmazione degli acquisti, tema che comincia ad acquisire rilevanza anche all’interno degli EELL, 2) la trasmissione di competenze alle stazioni appaltanti, attraverso un lavoro continuo di formazione, affiancamento, assistenza e consulenza; 3) la diffusione dell’e-procurement, anche attraverso un’azione di sensibilizzazione con il mondo delle imprese e delle associazioni; 4) la promozione degli acquisti verdi e dell’efficienza energetica, promuovendo interventi di razionalizzazione e messa in rete degli interventi.

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