Piano di informatizzazione e catalogo dei dati: ancora adempimenti per la Pubblica Amministrazione

Santo Fabiano, Esperto di anticorruzione e trasparenza, Formatore, Consulente Camera dei Deputati
 

Le attività di pianificazione non finiscono mai. Nei prossimi giorni, per tutte le pubbliche amministrazioni, si presentano due nuovi importanti adempimenti la cui natura si annuncia complessa e articolata, perché attenenti  sia ad aspetti di natura organizzativa sia ad aspetti di natura tecnologica.
In particolare si tratta di:

  • piano di informatizzazione delle procedure per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazione
  • catalogo dei dati, dei metadati e delle relative banche dati e i regolamenti che ne disciplinano l’esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria.

1. Il piano di informatizzazione per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni
L’obbligo è previsto nell’art. 24, comma 3 bis del D.L. 90/2014, convertito in Legge 114/2014, laddove prevede che “Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le amministrazioni di cui ai commi 2 e 3 approvano un piano di informatizzazione delle procedure per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni che permetta la compilazione on line con procedure guidate accessibili tramite autenticazione con il Sistema  pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese.  Le procedure devono permettere il completamento della procedura, il tracciamento dell’istanza con  individuazione  del  responsabile  del procedimento e, ove applicabile, l’indicazione dei  termini  entro  i quali il richiedente ha diritto ad ottenere una  risposta.  Il piano deve prevedere una completa informatizzazione”.
Al riguardo è opportuno precisare che si tratta di un adempimento “preparatorio” che ha lo scopo di predisporre l’ente in direzione dell’attivazione dei sistemi di “identità digitale” che permetteranno una immediata interazione tra cittadini e istituzioni e che in questa fase consiste nella definizione di una “road map” che, partendo dalla definizione dello stato del contesto, prevede l’impegno (con la fissazione di azioni e tempi) per la graduale individuazione di sistemi di partecipazione, sia in corrispondenza dei procedimenti amministrativi, sia riguardo alla presentazione di segnalazioni. l’orizzonte temporale che le PA devono prevedere per l’informatizzazione dei procedimenti non può andare oltre aprile-maggio 2017.

Pur trattandosi di un adempimento importante, si precisa che non è prevista una specifica sanzione, al contrario del “catalogo”, di cui trattiamo di seguito.

2) il catalogo dei dati, dei metadati e delle banche dati

L’obbligo deriva dall’art. 24-quater del D.L. 90/2014 convertito in Legge 114/2014, che recita: “A decorrere dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le pubbliche amministrazioni che non rispettano quanto prescritto dall’articolo 63 e dall’articolo 52, comma 1, del codice di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, sono soggette alla sanzione prevista dall’articolo 19, comma 5, lettera b), del presente decreto”.
L’art. 52 c.1 del CAD a sua volta reca: “Le pubbliche amministrazioni pubblicano nel proprio sito web, all’interno della sezione “Trasparenza, valutazione e merito”, il catalogo dei dati, dei metadati e delle relative banche dati in loro possesso ed i regolamenti che ne disciplinano l’esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria”.

Si tratta di una prescrizione che, proprio per la sua natura connessa alla sicurezza delle informazioni e alla riservatezza dei dati, si rileva di particolare impegno e genera preoccupazione, proprio in ragione delle sanzioni connesse all’inadempimento (tra 1.000 e 10.000 euro).


ll tema sarà affrontato nel corso del seminario "La gestione dei siti web della PA, l’accesso civico e l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità", in programma a Roma il 20 e 21 maggio prossimi.