Nuove linee guida per utilizzare meglio i fondi UE: la Commissione supporta gli Stati membri per risolvere i problemi relativi agli appalti pubblici

Proseguono le iniziative della Commissione Europea volte ad un efficientamento della spesa dei fondi strutturali. Nei mesi passati avevamo già segnalato e descritto l'iniziativa PEER 2 PEER che sviluppa la capacità amministrativa dei circa 24 000 funzionari che lavorano per gli organismi di gestione dei finanziamenti e dei progetti nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo di coesione attraverso uno scambio di esperienze tra pari.
Recentemente si è aggiunta un'altra interessante iniziativa che segnaliamo e brevemente ne tratteggiamo i contenuti principali.

Nel periodo 2014-2020 gli Stati membri, le regioni e le città  dell'Unione Europea avranno a disposizione oltre 351 miliardi di EUR nell'ambito della politica di coesione (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione). Per molti di tali paesi questo denaro costituisce la principale fonte di finanziamento pubblico ed è imperativo che sia ben investito e gestito in quanto le carenze delle amministrazioni nazionali, regionali e locali possono compromettere il buon esito di questi programmi.
Restano ancora da investire fondi stanziati nel quadro della politica di coesione per il periodo 2007-2013. Per l'Italia la previsione è che alla data del 31.12.2015, ormai prossima vi sarà una mancata utilizzazione dei fondi strutturali, nonostante un incremento nella spesa verificatosi negli ultimi mesi, nell'ordine di alcuni miliardi di €.
Per raggiungere l'obiettivo di un completo uso delle risorse disponibili, la Commissione Europea ha creato una apposita Task force composta da esperti indipendenti la cui attenzione è attualmente incentrata su un gruppo di paesi con tassi di assorbimento al di sotto della media dell'UE, situazione che potrebbe portare al "disimpegno" e alla perdita dei fondi stanziati o programmati.
Gli otto paesi interessati sono Bulgaria, Croazia, Repubblica ceca, Ungheria, Italia, Romania, Slovacchia e Slovenia.

L'obiettivo è promuovere modelli di buone pratiche e intensificare il potenziamento della capacità amministrativa, in particolare per migliorare l'attuazione nel periodo 2014-2020 e per trarre insegnamenti dall'esperienza.

Lo sviluppo della capacità amministrativa è importante in quanto la politica di coesione funziona secondo il principio della "gestione concorrente"; in altre parole, la responsabilità è condivisa tra la Commissione e gli organismi locali e nazionali che gestiscono i fondi negli Stati membri. Se le amministrazioni pubbliche che gestiscono i fondi (autorità di gestione, organismi intermedi, autorità di certificazione, autorità di audit) sono inefficaci, si trovano a dover affrontare strozzature e intoppi. Il risultato finale è che gli investimenti non possono produrre i benefici attesi per le persone che vivono nelle regioni e nelle città d'Europa. Non è solo una questione di etica e di norme: gestire un'amministrazione inefficiente è anche più oneroso.

Nel prossimo periodo di programmazione sono state previste risorse economiche a sostegno di questa iniziativa per circa 4,8 miliardi di EUR.

Chi volesse maggiori informazioni su questi argomenti può contattare Antenna Europa: tel. 0583/552783; e-mail antennaeuropa@promopa.it