Lavoro: italia a confronto

Gaetano Scognamiglio, Presidente, PROMO P.A. Fondazione

A luglio il tasso di disoccupazione rilevato da Eurostat in Italia è dell’8%. La maglia nera va alla Spagna con un 21,2%. Fra i migliori l'Olanda con il 4,3%, il che ha fatto ritenere ad alcuni nostri commentatori che per risolvere la disoccupazione bastasse copiare quel che si fa in quel Paese. Incuriositi abbiamo chiesto lumi a Ignatius Zaat, componente del Comitato Scientifico della Fondazione e senior consulting del Comune di Tilburg in Olanda, che è considerata l’Amministrazione pubblica più efficiente d’Europa. Ecco cosa ci ha risposto:

“(..) Sfortunatamente il governo ha interrotto la maggior parte dei programmi sul lavoro. La nostra città per esempio ha un budget di 28 milioni di euro per il reinserimento delle persone che ricevono un sussidio di disoccupazione. Noi riceviamo 14 milioni dallo Stato. Nel 2014 i fondi saranno azzerati, nessuna sovvenzione dal governo centrale (troppo costoso). A Tilburg riduciamo il programma e stiamo cercando nuovi modi.
Ad esempio stiamo cercando di stipulare accordi con delle industrie locali. Industrie solide che offrano lavoro. Il comune facilita in molti modi le aziende per promuovere un ambiente favorevole alle imprese. In cambio alle aziende può essere chiesto di scegliere i loro impiegati in modo socialmente responsabile. O di offrire posti di lavoro e opportunità di crescita in cambio di benefici a lungo termine. Creando attività di reinserimento all'interno del loro ambito di lavoro. Il ruolo della comunità sta diventando più piccolo, ma è ancora cruciale.
Il comune deve realizzare le basi: la conclusione di una convenzione, un "accordo sociale" con i datori di lavoro. Se necessario il Comune fornisce una compensazione finanziaria per la mancata produttività dell'impiegato. E' perciò necessario che il valore del salario venga determinato obiettivamente. Dobbiamo rimuovere tutta la burocrazia e fornire assistenza per problemi che non sono in relazione con il posto di lavoro. Cercheremo anche di rendere visibili le qualità e le abilità di chi cerca lavoro. Queste sono le nuove proposte per rimpiazzare i programmi precedenti (e la mancanza dei fondi da parte del governo centrale).

Quanto detto fino ad ora vale per i nuovi piani locali. In generale il successo dell'occupazione Olandese può essere spiegato come segue.
Prima di tutto l'economia (del paese) deve essere in salute, deve crescere. Solo la crescita crea lavoro. Importante in Olanda è anche il comportamento dei sindacati negli ultimi dieci-quindici anni: in una parola, moderazione.
I salari sono cresciuti solo poco più dell'inflazione. I salari in Olanda sono cresciuti meno in rapporto a quanto accaduto in Francia e Germania. Questo è un bene per la competizione. Altro aspetto è la produttività: il nostro Paese ha una delle più alte produttività per impiegato.
Altro aspetto. Pochi anni fa c'è stato un importante cambiamento nella politica del mercato del lavoro: il lavoro viene prima dell’indennità di disoccupazione. Il lavoro è importante, produce collaboratori e variazioni nel reddito. Per quelli che non hanno lavoro, ci sono tre istituzioni molto importanti. Prima di tutto la UWV (Agenzia per la Sicurezza Sociale); questa istituzione ti aiuta a trovare lavoro. Se stai avendo problemi a trovare un altro/nuovo lavoro, richiedi l’indennità. Devi trattare principalmente con la UWV. La UWV può rinviarti al Servizio Sociale di un Comune.
Tutti quelli che ricevono una assistenza finanziaria, hanno l'obbligo di provvedere al proprio sostentamento il prima possibile, tramite un impiego pagato. Di conseguenza, le persone sono obbligate ad accettare qualsiasi lavoro che possa portare a percepire un reddito. Educazione, esperienza e preferenze personali non hanno nessun peso. Le persone devono (per legge) accettare ogni lavoro "comunemente accettato" per garantirsi un reddito e non dover più far affidamento su una indennità. Questo applica il principio del lavoro per tutti. Qualora uno sia sposato o convivente, questa obbligazione è valida anche per il partner. Ci sono alcune eccezioni: persone incapaci o con serie difficoltà sociali che impediscano di lavorare.
Se necessario il funzionario dei Servizi Sociali può aiutarti a trovare lavoro. Se necessario potrà essere fatto un piano individuale. Il piano contiene un accordo per educazione e formazione, cura dei bambini, luogo di lavoro e numero di richieste di lavoro. L'accordo è vincolante: non rispettarlo può portare ad una riduzione dell'indennità (…).”.

Non è dunque così facile. Prima di tutto se non vi è sviluppo abbattere la disoccupazione è quasi impossibile e poi ci vogliono regole stringenti, come per esempio l’obbligo di accettare qualsiasi lavoro venga proposto. Interessanti sono però le convenzioni con le imprese del territorio sulle quali la Fondazione sta valutando le possibili replicabilità nel nostro sistema. (per approfondimenti i.pannocchia@promopa.it)

 
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