Programmare per acquistare meglio: opportunità e strumenti

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Obiettivi della ricerca

Una delle novità più rilevanti del nuovo Codice Appalti è l’introduzione dell’obbligatorietà della programmazione degli acquisti per i beni e servizi, non più soltanto per i lavori (art. 21 del Dlgs 50/2016). Con il nuovo Codice  il momento programmatorio acquisisce una nuova  centralità nel ciclo dell’appalto e diventano attività cruciali l’analisi dei fabbisogni, lo studio del mercato, il collegamento con i processi di pianificazione strategica dell’Ente.

Su questa tematica Promo PA Fondazione, in collaborazione con BravoSolution, sta sviluppando una ricerca che si pone l’obiettivo di definire, le caratteristiche di un  modello virtuoso di programmazione degli acquisti che possa rendere più efficace il procurement pubblico e rappresentare un volano per introdurre nel mondo PA prodotti, servizi e lavori più innovativi e rispondenti ai bisogni del mercato.

Nello specifico gli obiettivi sono:

  • capire come la PA si sta organizzando per gestire le diverse fasi della programmazione  e quale dovrebbe essere un ciclo virtuoso di programmazione;
  • stimare l’impatto economico della programmazione degli acquisti confrontando i risparmi conseguenti alla programmazione dei fabbisogni e i non risparmi dovuti al mantenimento dello status quo;
  • analizzare gli strumenti, organizzativi, culturali e tecnologici,  che occorre mettere in campo per: la raccolta dei  fabbisogni, l’analisi della spesa storica, l’attuazione delle modalità di spesa;
  • approfondire le esigenze organizzative degli Enti, al fine di comprendere se nelle amministrazioni vi sono già le competenze adatte per svolgere le funzioni di programmazione e  quali siano eventualmente i nuovi fabbisogni formativi;
  • alla luce dei punti precedenti, tentare di individuare  la soglia dimensionale al di sotto della quale la programmazione può essere problematica per gli Enti e verificare gli impatti della programmazione per i soggetti aggregatori e le centrali uniche di committenza;
  • verificare il punto di vista delle imprese sul tema della programmazione degli acquisti.
A livello strategico, il progetto mira a fornire input utili sia al legislatore, per definire al meglio le modalità attuative della norma, sia agli operatori pubblici e privati, affinché essi possano cogliere nel nuovo contesto normativo l’opportunità per aumentare l’efficacia degli appalti.

La ricerca si basa tre linee di attività:

1)     Indagine desk  e messa a punto del modello di analisi

2)     Ricognizione quantitativa sulle  stazioni appaltanti

3)     Ricognizione qualitativa sulle imprese  

 

I risultati della ricerca sono stati presentati in un incontro pubblico il 22 febbraio 2018 a Roma.

 

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