Archivio Chini

L’Archivio Chini e la Casa delle Vacanze

L’Archivio Chini è stato oggetto di un complesso lavoro di riordino e inventario realizzato a cura di Promo PA Fondazione e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

E’ adesso consultabile sul sito www.galileochini.it.

L’Archivio Chini si trova a Lido di Camaiore e conserva corrispondenza, documenti ed opere sia pittoriche, sia ceramiche, che testimoniano l’intensa e poliedrica attività artistica che fu caratteristica peculiare di Galileo Chini per tutta la sua vita (Firenze, 1873-1956).
Molteplici le mostre e le pubblicazioni a lui dedicate che si sono avvicendate in ogni parte del mondo prima e dopo la sua morte. Importanti musei e grandi collezioni private, palazzi reali e del governo, sedi istituzionali, conservano oggi nelle loro collezioni opere dell’artista, anche recentemente acquisite. Storici dell’arte e studiosi approfondiscono la sua opera e la divulgano in oriente e in occidente.

In questo quadro l’Archivio Chini si pone come punto di riferimento per la comunità scientifica e divulgativa legata al maestro e al Liberty, periodo di cui è stato il maggior interprete in Italia.
Attraverso il contatto e lo scambio di idee e modelli, l’Archivio è fonte di continue informazioni preziose per tutto il periodo e mantiene rapporti con università ed istituzioni italiane ed estere. Grazie ai rapporti con l’oriente, in particolare con la Thailandia, si è sviluppato un interesse di scambio, anche turistico, tra la Versilia e le terre del Sol Levante, cui l’Archivio contribuisce anche ospitando e partecipando a manifestazioni turistico-culturali in tutto il Paese. È stato infine assegnato un dottorato di ricerca dall’Università di Chieti a Sibilla Panerai e concesse numerose tesi sulla scenografia e la ceramica dalle Università di Firenze e di Pisa e dall’Accademia di Belle Arti di Carrara.

La “Casa delle Vacanze”. Nel 1907 Galileo Chini acquistò, su suggerimento di Plinio Nomellini, una pineta alla Fossa dell’Abate, oggi Lido di Camaiore. Tornato dal Siam, nel 1914, decise di edificare su quel terreno la ?Casa delle Vacanze?, che divenne il suo eremo ed il luogo dove trascorerre lunghi periodi di lavoro, partecipando alla crescita di un territorio a cui si affezionò particolarmente. Giacomo Puccini, Eleonora Duse, Plinio Nomellini, Isadora Duncan erano tra gli amici che frequentavano la “Casa delle Vacanze”. Le scenografie per Turandot nacquero durante gli incontri con il Maestro. Le preziose ceramiche che decorano le facciate dei numerosi villini di Viareggio eseguite dalla Manifattura
Fornaci San Lorenzo, fondata nel 1906 insieme al cugino Chino a Borgo San Lorenzo, sono una testimonianza del suo lavoro attraverso le numerose committenze avute.

La Campagna, le Apuane, le Darsene sono i soggetti della sua pittura, il primo quadro che si conosce è una Marina datata 1896. Così fino alle ultime opere dipinte negli anni ’50 la Versilia è stata sua fonte di ispirazione. Dopo la morte lo studio che aveva a Firenze fu venduto e molti dei quadri, insieme alla
raccolta delle ceramiche e degli oggetti della sua straordinaria collezione, furono trasferiti in un padiglione della “Casa delle Vacanze”, oggi struttura alberghiera.

 

“Il tarlo polverizza anche la quercia”


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