Come appalta la PA

Obiettivi

La Ricerca nasce da una duplice considerazione:

  • secondo studi recenti condotti da economisti italiani e pubblicati nella prestigiosa American Economic Academy, l’83% degli sprechi della pubblica amministrazione sono dovuti a un difetto di qualificazione degli operatori e non alla corruzione. Con l’eliminazione di tali sprechi si otterrebbero risparmi pari al 21% della spesa attuale e all’1,6% del PIL;
  •  il settore degli appalti di lavori presenta nel nostro Paese un livello di regolamentazione eccessiva ed è soggetto a cambiamenti normativi continui e spesso contradditori. Ciò determina nei dirigenti un’attenzione predominate alle norme piuttosto che alle performance contrattuali dei fornitori e di conseguenza la difficoltà ad utilizzare strumenti innovativi che richiedono l’esercizio di un forte potere decisionale da parte del dirigente.

In questo quadro Trasparenza, Competenze, Responsabilità, Qualità, diventano le parole chiave di ogni riflessioni sul futuro del mondo dei lavori e i concetti attorno ai quali si sviluppano i contenuti della ricerca.

Descrizione

L’indagine, realizzata in collaborazione con Bravo Solution, rappresenta una riflessione sistemica e ad ampio raggio sul tema dell’innovazione nei processi di acquisto di lavori all’interno delle strutture pubbliche, anche alla luce dei notevoli cambiamenti economici, normativi e tecnici che stanno investendo il settore degli appalti di opere.

Comunicazione e diffusione

I risultati della Ricerca sono stati presentati il 25 novembre a Roma alla sede dell’ANCE in via Guattani n. 16 nell’ambito del convegno “Fuori dal tunnel? L’innovazione nella filiera dei lavori pubblici: riorganizzazione della PA e impatto sulle imprese”

Scarica il programma

Leggi l’articolo del Sole 24 Ore del 24 novembre 2014

Per richiedere il Rapporto e la sintesi dei risultati scrivere a: ricerca@promopa.it

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