Necessario partecipare alla lunga marcia attivamente per una riforma organica della Pubblica Amministrazione

Necessario partecipare alla lunga marcia verso la riforma organica della Pubblica Amministrazione

Gaetano Scognamiglio, Presidente PROMO P.A. Fondazione

 

Maggiori responsabilità ai revisori che d'ora in poi dovranno certificare il rispetto di tutti gli adempimenti in materia di assunzioni.
La riqualificazione professionale dei dipendenti trasferiti per mobilità dovrà avvenire senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, secondo il mantra che ormai accompagna il processo riformistico nella PA.
Notai per decreto: così i segretari comunali dopo che la facoltà di rogare gli atti nei quali l'Ente è parte diventa obbligo su richiesta dell'Ente stesso, che difficilmente farà diversamente, obbligando il segretario a rogare (senza percepire diritti) anche in quei casi (per esempio compravendite immobiliari) dove la professionalità specifica del notaio offrirebbe maggiori garanzie all'Ente, senza sovraesporre il segretario a responsabilità improprie.
Sempre sull'altare dell'omnicomprensività – che rischia però di essere una sperequazione a favore dei dirigenti che non devono assumersi responsabilità professionali specifiche – confermata l'esclusione dei dirigenti dall'indennità di progettazione.
Sulle società partecipate il solito via vai di norme, questa volta si ritorna sulla nomina dei dipendenti negli organi amministrativi.
Ulteriormente modificata a pochi mesi dall'approvazione – a conferma che la stabilizzazione legislativa è di là da venire – la legge Delrio.
Finalmente una norma di buon senso (c.3, art.23 ter) consente ai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti di procedere autonomamente per gli acquisti di beni, servizi e lavori di valore inferiore ai 40.000 euro.
Per le aziende del servizio sanitario nazionale, che stante il peso dei premi assicurativi preferivano affrontare contenziosi pagando solo in caso di soccombenza, arriva l'obbligo di stipulare polizze di responsabilità civile, che però non devono comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il che significa finanziarle con la riduzione dei servizi, aumentando i rischi…

Fin qui alcune delle novità introdotte dalla Legge 114/2014 di conversione del D.L. 90/2014, che riguardano particolarmente gli Enti Locali e la sanità.
La speranza di passare da una legislazione come si vede tutt'ora emergenziale a una visione organica per la riorganizzazione della PA, risiede comunque nel relativo ddl (AS 1577) sul quale sarebbe auspicabile una attenzione degli operatori pubblici, premessa indispensabile per una partecipazione fattiva e responsabile al processo di riforma.

In questo quadro si pone la presentazione del rapporto sulla PA VISTA DA CHI LA DIRIGE, che si svolgerà il 16 settembre presso il Dipartimento della Funzione Pubblica. Il rapporto evidenzia le opinioni della dirigenza su alcuni temi sensibili quali la spending review, lo status, la valutazione delle performances, l'etica e la prevenzione della corruzione. Dal rapporto emerge in particolare la forte necessità di razionalizzare e alleggerire una mole di adempimenti di cui anche la burocrazia oltre che le famiglie e imprese è ormai vittima e che il ddl sembra correttamente affrontare fra le priorità.

 


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