Risultati IV rapporto “La PA vista da chi la dirige”: promozione per la riforma Brunetta

 
La valutazione dei Dirigenti della P.A. sulla riforma Brunetta è sostanzialmente positiva. E’ quanto è emerso chiaramente dai risultati del IV RapportoLa P.A. vista da chi la dirige”, realizzato da Promo P.A. Fondazione su incarico del Ministero della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e presentato il 19 maggio a Forum PA.

La P.A. vista da chi la dirige” si pone l’obiettivo di contribuire al dibattito sul processo di innovazione e riforma della Pubblica Amministrazione. Il rapporto, giunto alla sua quarta edizione, si basa su serie storiche significative ed è dunque in grado di proporre una analisi evolutiva delle tendenze in atto dal 2007 ad oggi.  La ricerca è stata condotta tramite somministrazione di un questionario on-line con accesso riservato ai dirigenti, invitati a compilarlo tramite e-mail nel periodo compreso fra il 12 e il 29 aprile 2010. L’indagine ha suscitato molto interesse, anche per la novità rappresentata dalla Riforma Brunetta. Il questionario è stato infatti compilato da 2.649 dirigenti, il 10,6% di quelli invitati tramite e-mail.

Dall’indagine emerge una sostanziale promozione della  Riforma Brunetta da parte dei dirigenti, pur con alcuni importanti distinguo:
1)    viene ritenuto utile che l’Amministrazione recuperi l’idea del dirigente quale datore di lavoro pubblico (giudizio sintetico pari a 6,5 in una scala da 0 a 10 con una percentuale di risposte positive pari al 58,4%);
2)    si ritiene che le nuove norme sul sistema premiante selettivo pongano le giuste basi per passare da una cultura dei mezzi ad una cultura basata sui risultati (giudizio sintetico pari a 5,3 in una scala da 0 a 10 con una percentuale di risposte positive pari al 37%), mentre maggiore perplessità si registra sul collegamento tra sistema premiante e l’effettivo riconoscimento del merito individuale  (le risposte negative, 37%, sono superiori a quelle positive, 26%);
3)    il tema delle sanzioni disciplinari risulta particolarmente critico: il 50,5% dei dirigenti ritiene che le sanzioni non favoriranno una situazione organizzativa più efficiente nella PA, mentre di opinione contraria sono solo il 13,8% degli intervistati.

Sul tema della valutazione della performance il passaggio dal sistema dei controlli interni a quello della valutazione viene accolto con entusiasmo da quasi il 30% degli intervistati che lo ritengono un primo passo per l’affermarsi di una cultura della valutazione volta al miglioramento della performance delle amministrazioni pubbliche.

Forti perplessità si registrano invece sul tema delle strutture deputate alla valutazione: l’istituzione, da un lato,  di un organismo esterno  che definisce metodologie e criteri per la valutazione e, dall’altro, degli OIV viene ritenuta poco utile al fine dell’attuazione del ciclo della performance  (indice di disaccordo pari al 41%);

Infine si ritiene che i principi di  trasparenza, rendicontazione della performance e accessibilità totale previsti dalla riforma rappresentino un primo passo per porre il cittadino-cliente al centro della programmazione degli obiettivi (sono d’accordo il 35,5% dei dirigenti contattati) e per supportare il rafforzamento della legalità e della cultura dell’integrità (percentuale di risposte positive pari a quasi il  40% degli intervistati).