Verso l’introduzione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti: il punto di vista delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese

Annalisa Giachi, Responsabile Ricerca, PROMO PA Fondazione

Attesa  e incertezza: questi i tratti distintivi che emergono dall’indagine realizzata da Promo PA Fondazione, in collaborazione con BravoSolution, per quanto attiene ai giudizi sul sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, che entrerà in vigore a seguito dei provvedimenti attuativi dell’art. 38 del nuovo Codice Appalti. In mancanza di un testo di riferimento sui requisiti e le modalità concrete di qualificazione, sia le stazioni appaltanti che le imprese si sono espresse, le prime, con un cauto ottimismo e le seconde con maggiore perplessità. Se infatti le pubbliche amministrazioni vedono nella riforma un’opportunità per aumentare i livelli di qualità e professionalità in tutto il ciclo dell’appalto, le aziende temono nuove procedure burocratiche e un blocco nel sistema degli appalti dovuto ai tempi lunghi di attuazione e adeguamento.

 
Le valutazioni sui criteri di qualificazione previsti dall’art. 38 sono abbastanza divergenti. Per le stazioni appaltanti competenze, formazione e dotazione organica sono gli aspetti più enfatizzati dai rispondenti, sia nel settore delle forniture e servizi che in quello dei lavori. Seguono le tecnologie, cui viene attribuita una rilevanza pari a 7,4, in una scala di valutazione 0-10. Le imprese invece  attribuiscono più rilevanza ai fattori premianti che non a quelli obbligatori e, nello specifico, ritengono il numero di gare il requisito meno importante, e all'opposto le misure anticorruzione e i sistemi telematici le questioni più strategiche.


Rispetto alle aree su cui occorrerebbe investire per avere stazioni appaltanti qualificate, il punto di vista delle imprese e della PA non è molto diverso. Secondo le imprese, è necessario un rafforzamento delle competenze di carattere normativo, area su cui ad oggi già si concentra gran parte delle attività formative (in questa direzione si esprime il 93% del campione), e, a seguire, si enfatizza l’importanza dei temi dell’analisi della spesa e del  monitoraggio e controllo della fornitura. Su questi due temi hanno seguito percorsi formativi solo il 14% dei rispondenti, a conferma della necessità di investire su profili economici,  manageriali, tecnici.


Il Rapporto "La qualificazione delle stazioni appaltanti: opportunità e strumenti per l'implementazione di un sistema nazionale", realizzato da Promo PA Fondazione in collaborazione con BravoSolution, sarà presentato in occasione del convegno "La qualificazione delle stazioni appaltanti: il ruolo chiave degli strumenti, delle competenze e dell’organizzazione", che si terrà a Firenze venerdì 25 novembre alle ore 09.15 presso la sede del Consiglio Regionale toscano, in Via Cavour 18.


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